Sabato 26 ottobre, alle ore 21, al Teatro Manzoni di Pistoia Il Funaro Centro Culturale presenta, in prima nazionale, “L’occhio del lupo”, dal testo di Daniel Pennac e con la regia di Clara Bauer.
Il libro è del 1984 ed è fra i più amati dallo stesso Daniel Pennac, che sarà presente al debutto e incontrerà, con la Compagnia MIA, il pubblico dopo lo spettacolo. Perché la scelta di questo lavoro? “Questo racconto è di una tale intensità che in un’ora di spettacolo vedremo scorrere gran parte delle emozioni che accompagnano la vita di ognuno di noi. Per quanto esotiche, le vite dei due protagonisti ci riportano costantemente alla nostra. Per me è stato l’incontro con quel sentimento di solitudine che solo l’amore o l’amicizia riescono a volte a colmare. È un racconto che, per potenza visuale, s’impone al teatro. Uno scambio estremo sulla frontiera, in cui vi è la possibile nascita di una riconciliazione”, risponde la regista argentina Clara Bauer, in questo momento, con la Compagnia, in residenza teatrale al Funaro per la costruzione del lavoro.
La storia è ambientata in uno zoo di Parigi. Un ragazzo e un lupo guercio, rinchiuso in una gabbia, si fissano attraverso le sbarre. Il ragazzo chiude un occhio per mettersi alla pari con il lupo ed ognuno penetra lo sguardo dell’altro e vi scopre una vita. È un incontro inaspettato che assurge a metafora di tutti i nostri incontri più veri. È la storia di un faccia a faccia tra due “esiliati”: il ragazzo arriva dall’Africa, da tutte le Afriche, emigrato da un continente che l’uomo si accanisce a distruggere, Altro Mondo che tuttavia è il nostro. Il lupo, braccato e catturato dagli uomini nella sua Alaska natale, guarda quest’Altro Mondo con un occhio solo, per tenere meglio a distanza tutti coloro che vengono ad osservarlo in quella che è diventata la sua prigione.
Clara Bauer, che ha già diretto in scena lo stesso Pennac nel suo reading-spettacolo “Journal d’un corps”, trasforma questo successo letterario destinato al giovane pubblico, in uno spettacolo teatrale per tutti, a più piani di lettura, che accompagna lo spettatore - inevitabilmente, gradatamente, di sorpresa in sorpresa - in un viaggio metalinguistico dove la moltitudine dei personaggi che abitano “L’occhio del lupo”, s’incarna nella finzione-realtà di una prova di palcoscenico. La regia di Clara Bauer, l’adattamento di Laurent Berger, le scene, luci e costumi di Oria Puppo, le musiche originali di Jean-Jacques Lemêtre ed il gioco degli attori Habib Dembélé e Vincent Berger, inventano un microcosmo che invita a sollevare lo sguardo sulle questioni dell’altro, dell’immigrazione e dell’immaginazione, senza fornire risposte, senza compiacimenti, inclinando il piano della realtà verso altri punti di vista, altri vissuti dei molteplici mondi umani che sempre si sfiorano, raramente si incontrano.
Si consolida con questa nuova produzione la collaborazione tra il Funaro, Daniel Pennac (presente la scorsa Stagione per “Il 6° continente” e “Journal d’un corps (Storia di corpo)” che lo vedrà protagonista in scena, da febbraio 2014 in un intenso tour italiano), Clara Bauer (Argentina, regista anche di “Journal d’un corps”, consulente artistico per la programmazione straniera del Festival International de Buenos Aires, collaboratrice alla produzione del Théâtre des Bouffes du Nord di Peter Brook) ed il centro di ricerca e produzione di Napoli Laila srl, diretto da Roberto Roberto, promotore di questa collaborazione. Un cast internazionale completa la Compagnia Mia: l’adattamento teatrale è di Daniel Pennac e Laurent Berger (Francia, regista, pedagogo e drammaturgo), gli interpreti sono Vincent Berger (Francia, fra gli altri già attore di Dan Jemmett e Irina Brook) e Habib Dembélé (Mali, dove è noto come Guimba , anche per il suo impegno politico), le scene, le luci e i costumi sono di Oria Puppo (Argentina, ha collaborato fra gli altri con Peter Brook, la Comédie-Française e l’ Opera Bastille), le musiche sono di Jean-Jacques Lemêtre (Francia, ha firmato la maggior parte degli spettacoli di Ariane Mnouchkine per il Théâtre du Soleil e sua è la Babel Orchestra, gigantesca opera composta da voci registrate in oltre 1800 lingue e dialetti, in 15 anni di tempo, che ha debuttato a Montreal nel 2012; Lemêtre sarà al Funaro anche per presentare un workshop professionale su “Il corpo musicale”). La collaborazione artistica è di Ximo Solano (Spagna, attore e regista, già presente nel cast di “Il 6° continente”).
Questo spettacolo segna la prima importante collaborazione fra il Funaro e l'Associazione Teatrale Pistoiese.
Per informazioni : Tel. 0573 991609 biglietteria@teatridipistoia.it